La strada del benessere - articolo di Gianfranco Beltrami

L’importanza dell’esercizio fisico

L’esercizio fisico esercita un fondamentale effetto positivo non soltanto sulla salute, la crescita e lo sviluppo fisico del bambino, ma anche sul suo cervello. Le tante ricerche compiute in questo settore, compresa una recentissima revisione di numerosi studi scientifici compiuta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam, sono concordi nel ribadire come i risultati scolastici siano nettamente migliori negli studenti che praticano sport o regolare movimento e come l’attività fisica abbia effetti benefici su diversi aspetti delle funzioni cerebrali e sullo sviluppo del cervello  dei bambini e degli adolescenti comprese le capacità cognitive e il miglioramento degli stati d’animo, con importanti ricadute anche sulla qualità della vita di relazione.

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Effetti benefici sulla salute mentale ed emotiva

E’ stato dimostrato come l’esercizio fisico sia indispensabile affinché il cervello lavori al suo livello ottimale di capacità e favorisca la moltiplicazione dei neuroni e il rafforzamento delle connessioni, potenziando la capacità di apprendimento di nuove informazioni e le abilità di memoria a breve e lungo termine. La ragione è dovuta al fatto che il movimento fisico accresce la frequenza cardiaca con conseguente aumento del flusso di sangue e ossigeno al cervello e favorisce  un aumento delle cellule che ricoprono una funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni e che insieme ad essi e ai vasi sanguigni formano il sistema nervoso.

Inoltre, fare attività fisica favorisce la produzione di una sostanza (il fattore neurotrofico BDNF) che agisce sulle cellule cerebrali sia aumentando la sopravvivenza dei neuroni esistenti, sia stimolando  la crescita  di nuovi neuroni e connessioni nervose. Un’attività fisica regolare aiuta anche a controllare le emozioni negative come:

  • l’ansia;
  • la tristezza;
  • la rabbia;
  • la paura.

Attraverso l’aumento dei livelli di alcuni  ormoni come le endorfine, la dopamina l’epinefrina, generate durante l’esercizio fisico, che aiutano a ristabilire l’equilibrio e la connessione tra corpo e mente, che uno stato di ansia, stress o malumore aveva alterato. Grazie a queste aspetti si spiega come i successi scolastici, legati a fattori  come attenzione, concentrazione, memoria, riconoscimento e comprensione delle informazioni, vengano incrementati da una corretta attività fisica e sportiva e come  mantenere i bambini attivi sia a scuola che a casa  rappresenti un modo eccellente per aumentare l’apprendimento e  i risultati di compiti e verifiche e come quando nel pomeriggio cala l’attenzione  possano essere sufficienti una camminata veloce o un breve allenamento per portare a un rinnovato senso di chiarezza e di concentrazione.

Il ruolo dei genitori

Sta ai genitori incoraggiare i propri figli a rimanere attivi dopo la scuola e nei fine settimana, in modo da poter godere dei meravigliosi benefici che l’esercizio fisico può offrire. Non c’è alcun dubbio che i bambini abbiano bisogno di muoversi e di fare attività fisica, e che la maggior parte di loro non ne faccia abbastanza. In Italia si stima solo circa un terzo dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni faccia  attività fisica regolare perché  i giochi “di movimento” e l’attività sportiva hanno lasciato il posto ai videogiochi , alla televisione e ai cellulari.  Queste tragiche abitudini potrebbero portare a gravi conseguenze sulla salute delle nuove generazioni  che  per la prima volta nella storia dell’umanità avrebbero una aspettativa di vita più breve rispetto a quella dei loro genitori.

Le famiglie spesso non comprendono che due ore settimanali di  qualsiasi  sport o attività fisica non sono sufficienti per una crescita ottimale, per favorire e stimolare lo sviluppo fisico e cerebrale di un bambino e per evitare i danni  della sedentarietà. Iscrivendo i ragazzi ad un corso due o tre ore alla settimana i genitori non devono sentirsi  la coscienza a posto pensando siano sufficienti  se poi il loro figlio per il resto del tempo a casa e a scuola sta sempre seduto. Secondo le linee guida delle principali società scientifiche l’attività fisica deve essere  praticata in età pediatrica e adolescenziale tutti i giorni se non in forma di sport strutturato almeno come gioco libero per un minimo di un‘ ora al giorno  ed il movimento va favorito in tutti i modi sia all’aperto che in casa che nei trasferimenti da casa a scuola.

La strada da seguire

Andranno incentivati la sperimentazione di diverse discipline sportive  sotto forma di gioco  e l’apprendimento di nuovi schemi motori e di diverse abilità (quanti bambini ai giorni nostri purtroppo non sanno più correre , saltare o andare in bicicletta..) e per questo ambito l’esempio è fondamentale: i figli assorbono il comportamento dei genitori e quindi se i genitori sono attivi e i bambini vedono che l’attività fisica ha un ruolo di primo piano, positivo e importante, nel loro stile di vita, saranno più portati a seguirne l’ esempio.

di Gianfranco Beltrami

Di Gianfranco Beltrami

Gianfranco Beltrami, medico dello sport di fama nazionale, vicepresidente nazionale della Federazione medicosportiva italiana.

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