La sauna ha tradizioni antichissime, il calore come mezzo di cura e fonte di benessere ha infatti radici in molte culture di popoli di tutto il mondo: l’utilizzo dell’acqua calda e del vapore per promuovere la purificazione e la salute faceva parte della civiltà degli aztechi e dei maya nell’America precolombiana, degli egizi in Africa per finire ai greci e ai romani in Europa. Furono i romani a sviluppare e diffondere una vera e propria cultura che alternando il caldo e il freddo nelle “Thermae” richiama molto la sauna, mentre in Medio Oriente ebbe origine il bagno turco, che prevede l’utilizzo di vapore diffuso, ripreso dagli arabi sotto il nome di Hammam. Ma le origini della vera sauna risalgono alla Finlandia del XII secolo, con le prime rudimentali saune che consistevano in una capanna dove veniva acceso un fuoco sotto un cumulo di pietre che diventate incandescenti generavano vapore quando vi veniva versata sopra la neve. Da queste origini la cultura della sauna prese piede e subì una costante evoluzione fino ai giorni nostri in cui i primi intuitivi benefici per la salute sano stati suffragati da sempre più approfondite ricerche scientifiche che hanno dimostrato l’utilità e i vantaggi per l’organismo nell’esporsi a sbalzi termici e che hanno consentito alla sauna e al bagno turco di diffondersi in tutto il mondo all’interno di centri benessere, spa, terme e palestre per poi estendersi anche nelle abitazioni private.

Un recentissimo articolo pubblicato nell’ottobre di quest’anno sulla rivista “Experimental Gerontology” dal titolo “Sauna use as a lifestyle practice to extend healthspan” (Uso della sauna come stile di vita per migliorare la durata della salute) riassume in maniera molta chiara i benefici dimostrati da numerosi studi clinici che documentano i vantaggi dell’esposizione al calore nel ridurre i rischi di patologie cardiovascolari e neurodegenerative, nel migliorate le funzioni immunitarie e addirittura nel ridurre la mortalità per malattie dell’apparato cardiovascolare aumentando la sopravvivenza. I meccanismi molecolari alla base degli effetti positivi della sauna sono legati all’attivazione di una grande famiglia proteine, definite da shock termico e di fattori regolatori dei geni con funzioni protettive sulle cellule in grado di attivare importanti processi antiossidanti e antinfiammatori, di migliorare le funzioni immunitarie, di riparate proteine danneggiate contrastando in questo modo i meccanismi di degradazione endogeni e pro- infiammatori che stanno alla base delle malattie legate all’età come le malattie cardiovascolari fra cui infarto e aritmie e neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. Alcuni dei benefici sull’apparato cardiovascolare che si esplicano durante la sauna, come la riduzione dei valori pressori e il miglioramento della contrattilità del cuore, sono sovrapponibili a quelli ottenuti con l’esercizio fisico e sono dipendenti dall’intensità del calore e dalla frequenza delle sedute.

Nella sauna la frequenza cardiaca può aumentare fino a 100 battiti al minuto se la temperatura è moderata e fino a 150 battiti al minuto con le temperature più calde, incrementi simili a quelli che si registrano in corso di attività fisica di intensità da moderata a vigorosa. Alcuni studi hanno documentato che i benefici della sauna sono dose-dipendenti: il rischio di malattie cardiovascolari fatali era inferiore del 27% per gli uomini che usavano la sauna 2-3 volte a settimana e del 30% inferiore per gli uomini che usavano la sauna 4-7 volte a settimana, rispetto agli uomini che usavano la sauna 1 volta a settimana. Sia lo stress da calore che l’esercizio fisico aumentano anche l’espressione del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), una proteina attiva nell’ippocampo e in altre aree del cervello coinvolte nell’apprendimento, nella memoria a lungo termine e nella funzione esecutiva che promuove la crescita di nuovi neuroni, migliora l’ansia e la depressione da eventi stressanti riducendo anche l’incidenza di demenza. Ma anche altri benefici della sauna sono descritti a carico dell’apparato respiratorio, con miglioramento della funzionalità e minor incidenza di bronchiti ed altre malattie infettive, e del sistema immunitario con una attivazione di tutte le cellule che presiedono alla difesa del nostro organismo.

L’utilizzo della sauna è generalmente considerato sicuro anche se è bene sottoporsi sempre ad una visita medica per escludere le poche controindicazioni fra cui gravi cardiopatie, varici venose e fragilità capillare, ipotensione ed infiammazioni cutanee. Anche per chi è in buona salute e bene evitare la sauna durante il ciclo mestruale, in gravidanza e in corso di infezioni e stati febbrili. Conviene cominciare la sessione di sauna gradualmente, nelle panche più basse dove l’aria è meno calda, permettendo così al corpo di abituarsi al calore. Ogni 10-15 minuti conviene uscire dalla sauna e fare una doccia o un bagno d’acqua fredda o tiepida perché il passaggio dal caldo al freddo ha una azione rivitalizzante. Si possono alternare il caldo e il freddo per 3 o 4 volte, ricordandosi di reidratarsi per compensare la sudorazione con un’acqua ben mineralizzata, succhi di frutta e abbondanti verdure.

 

Articolo pubblicato su “Gazzetta di Parma” il giorno 08 dicembre 2021.

Di Gianfranco Beltrami

Gianfranco Beltrami, medico dello sport di fama nazionale, vicepresidente nazionale della Federazione medicosportiva italiana.

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