Migliaia di studi clinici documentano che le vacanze quando sono vissute in maniera salutare e come periodo di riposo, fanno bene alla mente e al fisico: staccare dai normali ritmi di lavoro e concedersi un periodo di svago e di tranquillità combatte lo stress, causa di tantissime patologie, riduce i livelli di infiammazione e secondo una recente ricerca diminuisce anche il rischio di sindrome metabolica, un insieme di problemi di salute tra cui ipertensione, glicemia alta, grasso addominale in eccesso e livelli anormali di colesterolo.

Una ricerca che in nove anni ha seguito più di 12.000 uomini di mezza età ad alto rischio di malattie cardiache ha inoltre dimostrato che coloro che prendevano più ferie annuali avevano meno probabilità di morire per qualsiasi causa, inclusi attacchi di cuore e altri problemi cardiovascolari.

Le vacanze quindi fanno bene, ma ciò non toglie che quando si torna al lavoro è possibile incorrere nella “sindrome da rientro” che secondo i dati Istat colpirebbe circa il 35% della popolazione, ovvero più di un italiano su tre, con maggior incidenza tra i 25 ei 45 anni. Si tratta di una risposta psicofisiologica legata al ritorno ad una quotidianità fatta di responsabilità, impegni e doveri, che si sostituisce ai ritmi blandi e alle attività ludico-ricreative dei periodi di vacanza e che si manifesta con stanchezza, ansia, difficoltà di concentrazione, sbalzi di umore, mal di testa, irritabilità, disturbi del sonno, tutti sintomi che rivelano un disturbo dell’adattamento perché il nostro corpo e la nostra mente, dopo un periodo di riposo, divertimento e relax, faticano a riabituarsi ai ritmi consueti. E’ una sindrome che può colpire anche i bambini che la mentano difficolta a mantenere l’attenzione e la concentrazione quando riprendono la scuola, alterazioni del ritmo sonno-veglia e irrequietezza. Si tratta fortunata mente di una con dizione passeggera, della durata di una o due settimane e che di solito regredisce spontaneamente ma, in alcuni casi, può scatenare problemi latenti più seri e duraturi quali ansia e depressione. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un malessere psico-fisico generale, accompagnato dalla sensazione di incapacità a concentrarsi e ad affrontare le responsabilità e gli impegni che si presentano.

Spesso ci si sente fisicamente appesantiti e psicologicamente non pronti, sopraffatti dal senso di responsabilità, dall’ansia e dallo stress. Quali strategie adottare per superare questo momento di difficoltà velocemente e senza troppi fastidi? Innanzitutto riprendere i ritmi abituali con gradualità, non gettarsi a capofitto nel lavoro e nello studio. Quando finiscono le vacanze concedersi se possibile qualche mezza giornata libera da impegni pressanti, iniziando ad affrontare i problemi a partire da quelli più semplici e cercando di riprendere le attività lavorative con gradualità. Fondamentale è riabituare l’organismo ai giusti ritmi di sonno e riposo regolarizzando anche l’orario dei pasti in modo da riabituare l’organismo ai corretti ritmi ormonali. L’esercizio fisico svolge inoltre una importante funzione nel migliorare la sensazione di benessere aumentando i livelli di endorfine, sostanze in grado di incidere sull’umore e di ridurre i livelli di stress.

L’attività fisica distende i nervi, rilassa e dopo qualche sforzo iniziale, migliora il livello di energia e la forma fisica, permettendo di far perdurare gli effetti benefici della vacanza e di far perdere gli eventuali chili di troppo accumulati durante il periodo delle ferie. Bene quindi, se le giornate lo consentono, fare attività all’aria aperta prendendo ultimo sole dell’estate che contribuisce all’assorbimento della vitamina D, facendo lunghe passeggiate, andando al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, riprendendo le attività sportive o anche a frequentare la palestra. Se durante le vacanze si è sospesa completamente ogni attività fisica la ripresa dovrà però essere graduale perché è sufficiente un periodo anche breve di sospensione della attività per far calare forza, resistenza e coordinazione e quindi ricominciare a fare sport con livelli di intensità troppo intensi può portare ad un incrementato rischio di infortuni a tendini muscoli e articolazioni.

Fondamentale è anche una corretta idratazione e nutrizione bevendo molta acqua, riducendo il consumo di caffeina e di alcolici e cercando di seguire un’alimentazione corretta che introduca nella giusta misura nella dieta tutti i nutrienti necessari.

Pubblicato da Gazzetta di Parma il 14 Settembre 2022.

Di Gianfranco Beltrami

Gianfranco Beltrami, medico dello sport di fama nazionale, vicepresidente nazionale della Federazione medicosportiva italiana.

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