Pratico running da molti anni, ho 50 anni, sono normopeso e in buona salute, unico problema: il piede sinistro piatto. Spesso mi capita, se supero l’ora e mezza di corsa, soprattutto su terreno non asfaltato, che la caviglia sinistra si indolenzisca per qualche giorno, in corrispondenza del tendine tibiale posteriore.
Credo che il problema sia legato al piede piatto: sarebbe consigliato un plantare e di che tipo e le scarpe vanno prese a3 (normali) o a4 (antipronazione)? Possono essere utili integratori, come glucosamina e curcumina visto che il problema si presenta solo se supero una certa durata di tempo nell’allenarmi? Forse dovrei fare sessioni più brevi e più frequenti?
Risposta
La scelta delle scarpe per chi presenta il problema dei piedi piatti orienta verso calzature di tipo A4 specificatamente indicate per chi presenta questo difetto e ha problemi dovuti alla pronazione eccessiva, queste scarpe hanno infatti supporti speciali, applicati lungo l’area mediale, che garantiscono un maggiore supporto e un’andatura migliore e più fluida. Le consiglio comunque uno studio dell’appoggio plantare per valutare la possibile adozione di una soletta personalizzata.
Utili sempre un buon riscaldamento ed esercizi di propriocezione e di allungamento dopo ogni allenamento, e in caso di infiammazione, anche integratori a base di curcuma. Quanto alla percorrenza concordo con lei: le sedute di allenamento debbano avere una durata tale da non causare dolori o indolenzimenti.
Gianfranco Beltrami Vicepresidente Federazione Medico Sportiva Italiana