Stress ossidativo, come prevenirlo

Tantissimi studi documentano come una delle principali cause di invecchiamento sia un’eccessiva produzione di radicali liberi, quei prodotti di degradazione dell’ossigeno che rappresentano uno scarto di lavorazione della produzione energetica che avviene nei mitocondri, piccole «centrali elettriche» che producono energia all’interno delle cellule.

ll nostro organismo, se in salute, è in grado di eliminare questi prodotti di rifiuto, mantenendo un equilibrio tra produzione e smaltimento dei radicali. Quando questo equilibrio viene a mancare si accumulano i radicali e l’organismo si avvia verso una condizione di stress ossidativo, che accelera il fisiologico processo di invecchiamento.

Molte malattie vengono provocate dallo stress ossidativo, tra cui patologie dell’apparato cardiovascolare, il diabete, la sclerosi multipla, malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, l’enfisema polmonare, patologie neurologiche tra cui il Parkinson e Alzheimer, e anche le varie forme di tumore. Il nostro organismo contrasta i radicali liberi producendo molecole anti-ossidanti, ma quando questi prodotti di degradazione vengono prodotti in eccesso per lo stress, l’eccessivo esercizio fisico, un esagerato consumo di alcol e droghe, l’inquinamento, la troppa esposizione solare o una dieta poco equilibrata, lo stress ossidativo accelera l’invecchiamento danneggiando il Dna ed altre strutture fondamentali della cellula e favorendo l’insorgenza di quella infiammazione cronica che rappresenta la causa comune di tantissime malattie degenerative.

Oggi è possibile dosare il livello dei radicali liberi, ed anche il potere antiossidante dell’organismo, con un semplicissimo test che si può eseguire con una sola goccia di sangue capillare, un test molto utilizzato dagli atleti che vogliono sapere se hanno recuperato lo sforzo fisico o se hanno esagerato con l’intensità dell’allenamento, ma anche utile per chi vuole valutare il proprio potere antiossidante per poi riequilibrare il proprio stile di vita e l’alimentazione al fine di rallentare i processi di invecchiamento.

Un’alimentazione corretta ed equilibrata, ricca di cibi freschi e sani, senza conservanti, coloranti e additivi, e che comprenda un regolare consumo di alimenti ricchi di antiossidanti «potenziatori della salute», è in grado di svolgere un ruolo molto importante nel contrastare i radicali liberi e l’infiammazione ritardando la comparsa di malattie e l’invecchiamento.

Ma alla dieta va abbinato anche uno stile di vita sano che comprenda una regolare e costante attività fisica che deve essere effettuata ad intensità moderata. L’attività fisica troppo intensa determina infatti la formazione di una grande quantità di radicali liberi a livello dei mitocondri, e l’accumulo di queste sostanze nelle fibre muscolari causa un forte stress ossidativo ed altri importanti adattamenti, compresa una maggior capacità del muscolo di eliminare i radicali liberi prodotti.

Durante l’esercizio fisico il consumo di ossigeno può aumentare nei muscoli fino a cento volte e se questo aumentato flusso di ossigeno è fondamentale per soddisfare le richieste energetiche, dall’altro fa crescere notevolmente anche la produzione di agenti ossidanti.

La quantità di radicali liberi prodotti durante uno sforzo è direttamente proporzionale alla durata e all’intensità dell’esercizio ed inversamente proporzionale al grado di allenamento di chi lo pratica, in quanto l’allenamento migliora la capacità antiossidante dell’organismo e consente agli atleti allenati di contrastare con maggiore efficienza i radicali liberi prodotti.

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Ma quali sono i fattori principali che possono favorire l’accumulo dei radicali liberi e che dobbiamo cercare di evitare?

Innanzitutto lo stress psico-fisico, la carenza di sonno, il fumo di sigaretta e l’eccesso di alcol, ma anche la sedentarietà e l’esagerata esposizione a radiazioni o a raggi ultravioletti. L’abbronzatura può avere riflessi positivi perché favorisce l’assorbimento della vitamina D , ma un eccesso di esposizione solare, specie nelle ore centrali della giornata, danneggia la pelle ed è causa la produzione di radicali liberi.

Anche un’alimentazione squilibrata può essere dannosa, come pure gli alcolici in eccesso, il sovrappeso e l’obesità. Fra le principali molecole antiossidanti in grado di contrastare lo stress ossidativo vi è il Coenzima Q10, la cui produzione da parte dell’organismo si riduce con l’invecchiamento, e che viene utilizzato per il ripristino della fisiologica funzionalità cardiovascolare, come agente anti-aging e per contrastare alcune patologie degenerative fra cui il morbo di Parkinson.

Anche il glutatione è un potente antiossidante con una spiccata azione anti-invecchiamento: interviene sul sistema immunitario, aiuta l’organismo a liberarsi dai metalli tossici come mercurio, piombo e cadmio, tampona gli effetti tossici dell’alcol, degli additivi e delle sostanze chimiche ingerite o inalate e gli effetti dovuti a radiazioni e chemioterapici. Alcune vitamine come la A, la C e la E ed il selenio hanno una documentata e potente attività antiossidante.

Sono molte quindi le armi a disposizione che, se usate efficacemente unitamente a corretti stili di vita, possono ritardare l’invecchiamento favorendo una longevità in salute e contenendo i danni dello stress ossidativo.

Pubblicato su Gazzetta di Parma il 22 Febbraio 2023.

Di Gianfranco Beltrami

Gianfranco Beltrami, medico dello sport di fama nazionale, vicepresidente nazionale della Federazione medicosportiva italiana.

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