E’ veramente bello essere e sentirsi agili, muoversi anche in età avanzata con rapidità, elasticità e sveltezza. E invece l’agilità, qualità fisica molto importante che cala inesorabilmente con l’età, molto spesso non viene sufficientemente considerata nei programmi di allenamento. L’importanza dell’agilità Agilità significa scioltezza e destrezza nei movimenti, capacità di cambiare direzione e di adattarsi con la massima efficienza possibile alle modificazioni del corpo nello spazio.
E’ una qualità che, unita alla coordinazione, alla flessibilità, alla resistenza, alla forza, alla potenza muscolare e all’equilibrio garantisce anche precisione e velocità dei movimenti, consentendo di eseguire le diverse azioni quotidiane con il minor dispendio di tempo ed energia possibile. L’agilità migliora l’equilibrio e il controllo del corpo aiutandolo a mantenere e correggere il suo centro di gravità impedendo così le cadute e garantendo stabilità durante tutti le attività e le prestazioni nella vita di tutti i giorni fra cui evitare una caduta, superare un ostacolo oltre che per migliorare tecnica ed efficienza nel corso delle diverse pratiche sportive
Il ruolo del sistema nervoso
Ad incidere sull’agilità e la destrezza sono in primo luogo l’azione del nostro sistema nervoso che emette gli stimoli necessari affinché il corpo possa muoversi rapidamente verso la direzione e il senso richiesti ed una buona efficienza dell’apparato mu- scolo scheletrico che deve essere forte ed elastico. Sono capacità che vengono stimolate prevalentemente nell’età dell’accrescimento fino all’adolescenza, ma che possono essere mantenute più a lungo in età adulta solo se vengono allenate.
È ormai ampiamente dimostrato che l’attività fisica mantiene giovani e fortunatamente, a differenza di un recente passato, sono ormai molti gli anziani sportivi che vanno in palestra, corrono maratone, partecipano a gare ciclistiche, fanno sci alpinismo e scalano montagne, mentre sono finiti i tempi in cui gli anziani facevano al massimo qualche passeggiata o ginnastica da camera. Vi è molta differenza fra l’efficienza fisica di questi «anziani attivi» e quella di chi invece rimane sedentario e inattivo e dopo i sessant’anni vede calare di otre la metà la propria forza e prestanza fisica con gravi ripercussioni sulla qualità di vita e, andando avanti con gli anni, anche con problemi per il mantenimento dell’autosufficienza.
Invecchiare bene
Con l’invecchiamento si ha un declino inesorabile dell’efficienza dei vari organi e apparati con calo della forza e della resistenza ma oltre a questi fattori, importantissimi per la forma fisica e che vanno costantemente allenati, non bisogna mai dimenticare un allenamento che favorisca il mantenimento di agilità, coordinazione ed elasticità. Dopo i 60 anni mantenere queste qualità fisiche richiede impegno e minata bicicletta o corsa lenta posso costanza, perché l’organismo necessita di stimoli continui e opportunamente efficaci per mantenere o ridurre il più lentamente possibile la funzionalità dell’età più giovanile. L’agilità può essere affinata e mantenuta usando tecniche molto diverse, sia praticando discipline sportive propriamente dette, ma anche con corsi e programmi da eseguire in palestra, come la ginnastica funzionale.
Nel rispetto delle capacità e del grado di allenamento individuale è utile qualsiasi a mantenere il a garantire un programma che miri a migliore la qualità di deambulazione e di corsa lenta in tutte le direzioni (anche indietro e lateralmente), a efficiente il gesto del salto, a curare la mobilità del rachide eseguendo proto- colli finalizzati al miglioramento della flesso-estensione, anche laterale, a mantenere tutti i movimenti dell’equilibrio, a mantenere le articolazioni delle spalle integrando questi esercizi con il rinforzo globale di tutta la muscolatura di sostegno.
Vanno inoltre allenate le capacità di coordinazione dei movimenti mantenendo e migliorando per quanto possibile, la flessibilità e l’elasticità muscolare totale, e la mobilità articolare globale. Si tratta di attività che prevedono un’attenta programmazione degli esercizi che potranno essere variati e resi più complessi valutando i progressi ottenuti e facendo attenzione nell’eseguire gli esercizi più difficili più difficili che possono implicare un maggior rischio di infortunio.
Sempre necessaria inoltre una visita medica preliminare per la prescrizione dell’esercizio e che tenga conto di eventuali patologie muscoloscheletriche come l’artrosi o altre controindicazioni. In linea generale le attività aerobiche come camminata, bicicletta o corsa lenta possono essere praticate tutti i giorni con volumi di lavoro anche di 60′ o superiori, a patto che l’intensità sia bassa o comunque moderata, mentre attività più impegnative in palestra con esercizi specifici che impongono picchi di maggiore intensità due o tre volte alla settimana. Ovviamente per trarre il massimo beneficio da queste attività è fondamentale una alimentazione corretta che garantisca un adeguato fabbisogno dei nutrienti essenziali come aminoacidi, carboidrati, grassi, vitamine e minerali.
Necessario anche il mantenimento o il raggiungimento di un corretto peso perché è molto più difficile rimanere agili se si è in sovrappeso.
Fondamentale è mantenersi allenati fin dalla giovane età per evitare o rallentare il più possibile il decadimento della forma fisica e psichica. Ecco gli esercizi e l’alimentazione da seguire
Pubblicato su Gazzetta di Parma l’8 settembre 2021
Autore: Gianfranco Beltrami